La pietra miliare

Lei si era da poco liberata da una ingombrante paura. Da tempo non saliva in auto per fare un lungo tragitto. Ma ne valeva la pena.
Lui aveva terminato un lungo anno lavorativo, fatto di impegni che avevano lasciato pochissimo spazio, se non niente, alla relazione.
Rispetto alla pietra miliare provenivano da direzioni opposte. Lei da nord e lui da sud, ma sarebbe potuto essere anche il contrario come lui da est e lei da ovest o viceversa.
Avevano calcolato tutto. In base alle rispettive distanze, da percorrere a partire da un’ora prestabilita, la media da mantenere durante il viaggio.
La pietra miliare, come l’avevano battezzata, era situata sulla strada di campagna dove per puro caso si erano incontrati la prima volta.
Non fosse stata vera questa circostanza, sarebbe sembrata a tutti gli effetti la scena di un film o l’acme di un racconto.
Lei con l’auto in panne, lui che arriva in direzione opposta sempre in auto. Soccorso d’obbligo, presa d’atto di dover lasciare l’auto di lei sul bordo della strada, necessità di recarsi insieme nel primo posto utile per richiedere assistenza.
Questo era il passato. Ora i due stavano viaggiando per vivere il presente.
Quello che dava fastidio a lei, più che l’afa di inizio agosto, era l’indolenzimento dato dalla postura nella guida che a sua volta risentiva del tempo trascorso senza volante.
Doveva stringere i denti. Una sosta in più per stiracchiarsi avrebbe compromesso la media per raggiungere la pietra miliare all’ora concordata.
Lui era “avvolto” dal caldo. Preso anche dallo scarico dello stress accumulato in tutto l’anno, sudava come non mai. Era tentato di fermarsi per cambiare la camicia, ormai fradicia, e sudava ancor di più per il timore di poter emanare un cattivo odore al momento dell’incontro.
Anche lui fece i suoi calcoli decidendo di non fare la sosta “cambio”.
Ed eccoli in direzione opposta sul lunghissimo rettilineo del posto stabilito.
Si scorgono da lontano e, nel silenzio della campagna estiva, cominciano a “parlarsi” spingendo il palmo della mano sul clacson.
Quel frastuono è melodia per le loro orecchie.
Le auto si avvicinano sempre più fin quando la corsa termina esattamente nel punto predefinito.
Le auto ora sono sempre in direzione opposta, ma una di fianco all’altra.
I due non riescono a scendere dalle auto. Per la forte emozione nè l’uno nè l’altra si sono accorti della presenza, proprio dove insiste la familiare pietra miliare, di un cantiere per lavori in corso sospesi per la pausa estiva.
La carreggiata è dimezzata e le auto ferme quasi si sfiorano.
In questo scenario bucolico lei e lui non possono aprire le portiere. Non c’è spazio necessario per scendere.
All’unisono protendono il busto fuori dai rispettivi finestrini e si sfiorano. Poi un bacio appassionato fa da preludio…
Ma… sul più bello irrompe il tableau di una nota marca di cioccolatini in voga tra gli innamorati. Fuori campo si intravedono tecnici, telecamere, microfoni e si ode una voce: “buona la prima” .

Storie di giornalismo pungente – Dalla Vostra pietra miliare (Mic L’ape 🐝)

 

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