LA VITA NUDA

La sua vicina di letto si asciuga il sudore con una manica e la guarda indifferente. Allineati come cose, l’ombra di quello che sono state, vivono così i loro momenti di attesa. Di una vita altrove.
Da quando è arrivata al reparto di dermatologia ha deciso di non dire chi è, con il suo corpo nudo sul lenzuolo nudo perché vuole vivere fino in fondo una vita nuda.
La sbirciano credendo di non farsi vedere, l’hanno trovata per terra, a molti fa paura ma la sua anima è forte. Loro non lo sanno che è forte.
“Quando ci cambierete di posto?” anche quella vecchia malata non la vuole vicina.
Sua madre l’accompagnava sulla porta e poi le lasciava la mano perché sembrasse più donna. La sua anima voleva restare bambina mentre il suo corpo acquistava valore sul mercato. Scarabocchio’ una lettera, poche laconiche parole ai bordi di una lista della spesa: -tre limoni, un chilo di patate, pane, me ne vado, questa vita mi fa paura.
Ma quella gente non sa. Sono andate quelle della San Vincenzo a portarle due stracci e qualche parola. Nessuno sa che lei è una Signora. L’hanno trovata tra cartoni e vecchi giornali. Le calze bucate, scarpe da uomo quarantadue sul suo piede trentotto, un vecchio consunto cappotto come coperta. Eppure lei ha un armadio pieno di scarpe trentotto. Era piena di soldi, venivano dal suo corpo ma avevano inghiottito l’anima.
Ora è la Stracciona senza nome nè sesso nè cuore. È una cosa, glielo dicono sguardi traforo che fuggono non appena si accorgono di esser guardati.
Si stupiscono le compagne di corsia se lei dice che il Conte di dieci lettere del Manzoni è il Carmagnola e il Crisostomo è del Berchet. Può leggere una stracciona coperta di croste?
Era diventata una Signora ma ha partorito da sè la Stracciona. Per vivere finalmente la sua vita nuda.
“Ma dove andrà quando la dimetteremo?”
Se ne andrà e la Stracciona domanderà alla Signora dove ha trovato il coraggio di nascondere la sua biancheria di seta per aspettare lo scarto di stracci sulla porta di una chiesa. E la Stracciona risponderà alla Signora che ha scelto un’altra abitudine per la sua anima, barattando una vita prevedibile con una deliziosa inquieta vita nuda.

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