L’albero

In fondo alla strada
c’è un albero
dai mille suoni
Canta d’estate
la canzone dell’usignolo
e nel calore esala
resina profumata.
In autunno
lasciando volare
le sue foglie amate
come figlie morenti
aspetta il gelo
che toglie il fiato.
L’abbraccio dei fiocchi
è una carezza
un turbinio di pace
nel silenzio perfetto
dell’inverno montano.
E poi primavera
irrompe fra i rami,
la canzone delle gemme
distilla la linfa
in libagioni perfette
per le allodole
ubriache d’amore.
Alla tua ombra
mi fermo felice,
il tuo tronco
m’infonde fermezza
e calma e armonia,
qui mi fermo
in compagnia d’un grillo.

7 commenti su “L’albero”

  1. Loana Boccaccini

    Mi piace..ho sempre amato,osservato gli alberi,da bambina mi sentivo protetta, al riparo,al sicuro sotto un albero,ammirata dalla tanta vita che ospitava,e ancora gli alberi mi danno una pace profonda,e se incontro un albero grande,centenario mi commuovo e non posso fare a meno di abbracciarlo.
    La mia ultima sede perfetta sarebbe quella di essere sparsa vicino a un grande albero amato,mi attira l’idea di entrare a far parte della sua essenza..

  2. Versi molto belli e sonori di una passeggiata in campagna. L’albero ed il suo cappello di rami e foglie, che troneggia in fondo alla salita od alla discesa di una bella passeggiata in campagna, è sempre una meta affascinante che rende lieve la possibile fatica. Il suo fascino è dato dai ricordi primordiali di una meta di ombra e di cinguettio di uccelli e spesso di scoiattoli, oltre alla buonissima “merenda” amorevolmente preparata da una persona che ci ama.

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