Fluido, il pensiero serpeggia
e vaga nella mia mente libera:
si trasforma in immagini liquide
e mutevoli come sogni incompiuti.
Stringo con forza gli occhi tra le ciglia
per non veder svanire le visioni oniriche
della mia anima fervida e prolifica,
attraverso lo sguardo irrequieto.
Mi rivedo, bambina, dondolare languida
su un’altalena legata saldamente
a un ramo di quercia centenaria.
Grida di gioia e di paura insieme
accompagnavano i movimenti, i voli
sempre più audaci e rapidi,
nell’aria che odorava di ginestra.
Anno dopo anno, su quell’altalena,
son diventata donna e poi madre ansiosa,
sempre in bilico tra dolori e speranze.
Già non mi diverte più come una volta
quel gioco emozionante e solitario
Voglio qualcuno che mi aiuti a scendere
e che mi accolga con le braccia tese
su un petto caldo dove batte un cuore
solo per me, un battito d’amore e tenerezza.
sono emozioni che ci uniscono