Le molecole dell’amore

Se dovessi votarmi a un santo, di sicuro non scomoderei san valentino.
ha dato una rosa a una coppia in crisi e i due se ne sono andati mano nella mano. sì, ma poi è andato a vedere se la storia ha avuto il lieto fine? che non c’è niente di più instabile dell’innamoramento, fatto di farfalle nello stomaco e occhiali rosa sul naso. e comunque, piaccia o no, è tutta chimica. la responsabile è lei, la feniletilamina che rilascia dopamina, un neurotrasmettitore, “la cui attività è strettamente legata ad una rete di neuroni che genera sensazioni piacevoli in seguito a comportamenti che soddisfano stimoli come fame, sete, desiderio sessuale”.
tutto questo ha durata limitata. si parla di 18 mesi, massimo 4 anni. che poi il nostro cervello si assuefa alle molecole dell’amore e chi s’è visto s’è visto. capisco che può essere poco romantico legare le faccende di cuore a una formula chimica. ma c’è il rovescio (o il diritto) della medaglia.
vuoi vedere allora che le famigerate pozioni magiche delle fattucchiere qualcosa possono davvero combinare?
prosit agli innamorandi.

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