Le ossa lo sanno

L’osteopata ha detto
tastando il mio corpo
clavicole,
costole,
sacro,
ovaie,
che è tutto bloccato.
Tutto bloccato
a destra.

“Strano”, ho pensato,
“che sia collegato
anche al relativo emisfero?
il destro, il più leggero,
quello che parla poco,
più abituato al gioco,
quello che si diverte
con le cose incerte?”

L’osteopata ha detto
che le ossa non mentono:
puoi colorare i capelli,
mettere i tacchi alti,
lo smalto alle unghie,
il mascara sulle ciglia.

L’osteopata ha detto
che le ossa lo sentono,
le ossa lo sanno
come si siede il male,
le ossa ci dicono
la postura del tempo.

E allora ho chiarito
il mio quesito
cerebrale
a livello viscerale:
dovrei spostare
l’azione del fare
dall’altro emisfero,
il sinistro, il menzognero
a quello più sincero,
respirare nel suo moto
e poi sedermi sul vuoto,
ascoltare le ossa,
accomodarle un poco.

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