– Se vuoi saperlo, è di Bobby Gregg il colpo di rullante più famoso nella storia del rock, il batterista che insieme ad Al Kooper e Mike Bloomfield suonò con Dylan durante quella seduta di registrazione. Un colpo secco, dirompente che infranse il muro delle convenzioni, stupefacente introduzione alla cascate di note e alla voce di Dylan che ancora oggi stordisce e inquieta. Sembra quasi che voglia dire, fermatevi un attimo, state in silenzio e ascoltate.
– Di che parla la canzone?
– Lo sai come sono i testi di Dylan. Sembra che raccontino delle storie, ma poi perdi il filo del discorso, per ritrovarti a pensare e a riflettere su qualche argomento che non ti aspettavi.
– Non capisco bene cosa vuoi dire
– Immediatamente dopo quel colpo di rullante, inizia una vorticosa sequenza di parole che ti narra le vicende di una ragazza un tempo bella e ricca e forse anche un po’ snob, ma che ora si ritrova sola, senza soldi e senza una casa.
– Che c’è di strano?
– Il colpo di rullante, la sequenza degli accordi, il suono dell’organo, la voce di Dylan confluiscono con un crescendo straordinario nel ritornello che diventa l’elemento fondamentale di tutta la canzone.
– Come fa questo ritornello?
– “How does it feel?” (come ci si sente?) seguito da quattro note di organo che non ti toglierai mai più dalla mente, “come ci si sente a non avere una casa, a essere un perfetto sconosciuto, a sentirsi franare la terra sotto i piedi?”.
– Mi pare tutto molto lineare, che ci trovi di strano?
– Trovo che avvenga uno slittamento di significato: il “come ci si sente”, ripetuto in modo così insistente e con quel tono di voce, suggerisce un nuovo senso. Finisci per non riferirlo più alla ragazza, ma a te stesso. Di colpo ti chiedi, ma se la fortuna dovesse girare in modo avverso, come ti sentiresti a essere come una pietra che cade nel nulla? Ti si raggela il sangue nelle vene e inizi a provare compassione per chi si ritrova veramente in quella situazione. Il colpo di rullante ti sveglia dal torpore dell’indifferenza, perché tu possa iniziare a guardare con occhi diversi chi, per sfortuna, si ritrova a essere “Like a rolling stone”.