L’innumerevole uno

Ci sono incontri nella vita che cambiano la vita. Aprono scenari, mettono alla prova, domandano e pretendono verità. Sono come turbini che tutto lievitano, spirali che tutto avvolgono. E si è trasportati altrove. Per esempio in un mondo di incertezze sul proprio io, di identità molteplici e di rimandi ancestrali. La storia di L’innumerevole uno di Lia Migale racconta di questo incontro spiazzante.
Quando si conoscono Lia e Thomas, alter ego di Mario Mieli, sono gli anni della possibilità, quegli anni 70 che ci avevano illuso sulla libertà di essere e creare, alternativi e perciò poi soffocati dal decennio successivo edonista e futile.
È un incontro magico tra una ragazza che si chiede costantemente qual è la vera se stessa e un essere alieno nell’identità sessuale, provocatorio all’inverosimile ma che aveva consegnato al mondo un saggio di portata epocale: Elementi di critica omosessuale. Tra i due nasce un sentimento che si nutre di discussioni filosofiche e il continuo dubitare in forma di uno strano amore che non rassicura ma mette in gioco. Sono binari inconsueti lungo i quali il treno deraglia spesso ma porta in regni ammantati del mistero identitario. Chi siamo? Chi sono?
Quando Thomas-Mario muore suicida a trentatré anni, Lia rimane sola a percorrere la vita dopo di lui. E si cerca tra immagini del passato millenario che le arrivano come segni, coincidenze che esulano da un approccio razionale e si formano in un universo vasto e magico.
È l’antico Egitto, sono Nefertiti e Akhenaton, che Lia cerca come antenati che le somigliano. Un cammino a ritroso nel quale Lia chiede disperatamente di avere Thomas accanto, sente la sua presenza, che si affacci dal regno dei morti. Perché
L’innumerevole uno è un memoir di riflessioni profonde, di ricerca filosofica e personale tra simboli colti e psicanalisi impotente. Sono tante grandi domande umane che vengono poste nel tragitto del libro, oneste e intense all’inverosimile. Oggi di queste domande dimenticate, di questi ragionamenti sospesi ne abbiamo davvero bisogno per tornare a pensare.

Lia Migale  – L’innumerevole uno Iacobelli editore 103 pagine

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