In questi nove anni costretta in casa ho guardato all’infinito dalle finestre, monti e alberi e tetti e nuvole maestose in inverno e suv veloci e anziani col bastone e giovani in tuta e donne col cagnolino e coppie abbracciate e imbacuccate, fronde piegate dal maestrale, eucalipti altissimi sbattuti dallo scirocco bianco, ho mangiato dolci seduta in poltrona e annusato piantine di rose scarlatte, ho sfogliato libri di poesie piccoli dalle copertine famose e bianche, ho dormito fra lenzuola dai fiori pallidi di seta e dal lino azzurrato, indossato vestaglie illuminate da spille luccicanti e camicie da notte con pizzi e ricami, arrotolato spaghetti col sugo di calamari e capperi, tagliato torte in aprile e offerto per i Natali arancine dalla crosta dorata, addobbato alberi con sfere di vetro bianco e argentato, accolto nella mia camera parenti in visita e atteso telefonate amorevoli, guardato nei cassetti fra le cose antiche e le foto dei genitori sorridenti, spruzzato profumi di Guerlain e raccolto vetri di Murano, letto libri su libri nel mio Kindle indispensabile, ho preso antidolorifici tutti i giorni, parlato con medici pazienti e affettuosi, ascoltato il canto dei canarini in gabbia e il tubare dei colombi sul balcone, acceso le luci ogni sera credendo che qualcuno che mi ama abbia saputo scorgermi nelle stanze per pensarmi passando sulla via, pregato malamente e di fretta, intinto il pane nell’olio e guardato la mia pelle cambiata, dormito con l’iPad acceso ascoltando Pino Daniele, scritto per voi innumerevoli post tutti simili. Ho girato per le stanze e riletto i miei libri pubblicati negli anni, col dolore di chi sa che poco può restare, detto ciao a tanti amici con la mia voce squillante nonostante la sofferenza, atteso i miei figli nella sera per dirci del giorno che ci tiene lontani in due città, messo il rossetto solo per poco, chiuso gli occhi nel disagio fisico. Ho sorriso e gridato. Ho guardato i miei abiti che pendono ancora bellissimi e soli negli armadi, conservato le scarpe ormai inservibili. Detto addio a tanto, piano piano. Ma ho amato
Incanto e dolore insieme…nell’armadio. Ma se leggi prima o poi fioriranno…