Madre!

Film del 2017 diretto da Darren Aronofsky (il cigno nero), attualmente su Netlix.

Marito e moglie vivono in una casa isolata dal mondo. Lui scrive poesie. Lei bada alla casa. Lui è il meraviglioso Javier Bardem di Bigas Luna, lei Jennifer Lawrence de “Il lato positivo”. Lui è in affanno per una crisi creativa e si chiede se mai riuscirá in una nuova impresa. Lei è in affanno quando nella casa irrompono personaggi grotteschi e improbabili.
Ma questo film, a mio parere, non parla di marito e moglie, né dei personaggi grotteschi, né della casa.
Il film parla della Madre! La forma ultima dell’ispirazione. Appena oltre l’etera intuizione, appena prima della corrotta forma: l’idea.
Furono idea l’uomo per Dio, la religione – la filosofia – per l’uomo. L’idea, creatura e creatrice della vita stessa.
L’idea ci appartiene fino all’istante in cui l’idea diventa qualcosa che lanciamo nel mondo, dove vivrá di vita propria, morendo subito, oppure replicandosi e mutando, come un virus, e ne saremo orgogliosi e ne avremo paura.
L’idea ci differenzia così tanto dagli animali, anche i più intelligenti, e insieme ci rende animaleschi nel difenderla o combatterla.
L’idea ci rende così orgogliosi di noi stessi, gelosi, come di un figlio o peggio di un amante.
L’idea è anche dolore puro, interiore, che nasce, spesso, dalla morte e dalla tragedia. Dalle ceneri, spesso, di un altra idea.
L’idea è la vera religione del mondo. E se non è per tutte le idee del mondo che esiste la guerra, lo sono le paci.
L’idea è la “Madre!”.
È l’idea ció di cui parla il film.

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