Ieri sera ha chiamato una signora sessantaduenne.
Esordisce dicendo che aveva telefonato un paio di ore prima, per prenotare un paio di visite, per lei e per il marito; ma – sostiene – a fine telefonata il collega non le aveva inviato il messaggio di conferma delle stesse.
Mi pare strano, per due appuntamenti; tuttavia controllo e le dico che le visite risultano ancora entrambe da prenotare. Purtroppo, però, le uniche disponibilità al momento sono in strutture molto lontane da dove abitano loro. Mi dice “È vero, ora che me lo dice mi ricordo che la sua collega mi aveva detto la stessa cosa”.
Attimo di silenzio, poi inizia a piangere: “Sto perdendo la memoria, abbia pazienza, scusi se le ho fatto perdere del tempo”.
Le dico di non preoccuparsi, che siamo lì per i pazienti e per prenotare le loro visite. Mi ringrazia.
E no, non è semplice. Rispondere al paziente successivo col groppo in gola.
Alzheimer Non sono solo prenotazioni Solidarietà Vecchiaia