Molto rumor per nulla

Sono due, il terzo ininfluente e avvocato, fa gli interessi dei primi due. Non avendo pensiero proprio, lo trascureremo. Rimane la coppia del finto damerino e del vero troglodita.
Il primo sorride sempre, veste in giacca e cravatta di sartoria su un corpicino smilzo, è ben rasato e senza un capello fuori posto. È il suo modo di rappresentare il perbenismo come legalità, l’approssimazione come efficienza, la fuffa inattuabile come contenuto possibile.
Sembra che lavori in politica da sempre e invece nella vita non ha lavorato mai. Si esprime in un italiano basilare che scivola talvolta sulle coniugazioni verbali più ardue e che evita perciò riflessioni complesse. Tanto viene imbeccato da chi lo ha creato da dietro quinte nascoste.
L’altro è grosso, sudaticcio e barbuto, vestito di magliette e felpe con messaggio slogan incluso (vado a Bologna e scrivo sulla tshirt Bologna). Oppure d’estate appare a petto villoso e pancia prominente scoperti, possibilmente al mare corredato di fidanzata figacciona.
Appare sempre perché si fotografa in tutte le salse in ogni dove, il selfie italiano famoso nel mondo. Fa di tutto per sembrare un macho godurioso che si mescola tra la gente comune così che la gente possa odorare il suo fragoroso afrore di capo che non bada alle buone maniere, che gliele manda a dire a tutti quelli che non sono come lui, ovvero omo vero, bianco, di razza italica.
Usa un modo di esprimersi verace, prendendo a prestito vocaboli dalla strada, non fa ragionamenti ma proclami semplificati a voce grossa, va avanti a slogan, vende il suo prodotto porta a porta come un commesso viaggiatore degli anni ’50. Perché la sua merce è degli anni ’50. Ma se non compri da lui ti minaccia.
Sembrerebbe tutto da ridere, loro delle macchiette, due comici se non fosse che, invece, non ci fanno ridere affatto perché le loro affermazioni, le battute inverosimili e le credenze bizzarre ma perseguite malevolmente sono realtà. Una realtà drammatica perché la coppia inverosimile, che la pensa diversamente su quasi tutto –  al punto da fare molto rumor per nulla – ci governa, governa un paese intero. Un paese dell’Europa e del Mondo.

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