Mondo cane e botti da orbi

anche questo capodanno sono solo come un cane. A dire la verità lo sono tutto l’anno. Cane. Ma questa notte starò pure solo. E me ne accorgo dal mattino. I bipedi sono più agitati del solito, la femmina madre passa tutto il giorno in cucina a preparare pappa che non mangerò. Il maschio padre sbuffa davanti alla scatola delle immagini e si lamenta che lui non ha voglia di andare dagli altri bipedi al cenone perché sono noiosi. Il bipede figlia si cambia davanti allo specchio e fa le smorfie fino a quando dice che non ha niente da mettersi e allora io penso che è bello non avere armadi. Capisco che non è aria e allora mi metto nella cuccia buono buono. Non dovrei dirlo perché sono un cane grande e grosso e il mio compito è quello di difendere questa famiglia, però quando viene una certa ora mi prende una tremarella che mi sento il coraggio di un criceto. Patapim patapum, bim bum bam, fiiiiiiiii, bang. Sono loro, lo so. Sono i bipedi che fanno tutta ‘sta guerra. Contro chi, non ne ho idea. Ma io ho una fifa blu. E i miei timpani chiedono pietà. Allora inizio a ululare. Vediamo chi vince. Poi passa e finalmente posso tornare a dormire. Certo son proprio strani però. Dopo tutta la confusione che fanno, quando rientrano a casa e io li accolgo facendo le feste, loro mi dicono sottovoce: a cuccia Poldo, ché è tardi e svegli i vicini. Boh. Bau.

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