La pigna bruciava sul camino
insieme a una scorzetta di odoroso mandarino
i dolci di Natale buoni, speziati, di ogni tipo
fatti a mano con minuzia da mia madre
struffoli, cassata, mostaccioli e roccocò
paste di mandorla, biscotti di Natale
pastiera e “ pizze dolci”.
I preparativi per la sera del cenone
la lista della spesa lunga e scrupolosa
la dispensa piena zeppa come un uovo
bisognava avere tutto e anche la scorta
il piennolo appeso, dondolante
il baccalà in ammollo a dissalarsi
la pizza di scarole, almeno due
necessaria l’insalata di rinforzo
le vongole, senz’altro
all’ultimo momento
nel negozio di fiducia
frutta secca, torroni e torroncini
le verdure dell’amico contadino
a San Silvestro la minestra maritata.
La nonna, le sue tasche piene di ricordi
e all’occasione di piccole cibarie
il nonno, le carte per il gioco, il mazzo da ordinare
la battuta sempre pronta ma composta
come a teatro
ma era vita vera.
A tavola il posto per ognuno
mi commuove, mi fa sorridere, mi fa spuntare una lacrima…
Bello e suscitatore di piacevoli ricordi di una lontana infanzia