Nel nome della suocera

Un giorno, tra un ti amo e un mi manchi, mi arriva un sms: che fai?
– Amore, la pasta al forno.
– E come la fai?
– Lasagna fresca comprata pronta, besciamella rigorosamente fatta da me, polpettine, salame, uovo sodo…
– NO, a me l’uovo sodo non piace.
– ah ok, niente uovo sodo… salsa fresca, parmigiano… Sai che faccio? La preparo e ti mando la foto.
– Ok, amore.

Impilo, farcisco, farcisco e impilo, lasagna, salame, polpettine, formaggio, lasagna, salsa, besciamella,salsa, lasagna… e per finire un abbondante spruzzata di parmigiano.
Inforno…tic, tac,tic,tac…e finalmente sforno e fotografo.

– Eccola, amore.

Due nanosecondi per la risposta

– Manonhalacrostacomequelladimiamadreeee! No, non ci siamo proprio, senza crosta non è pasta al forno.Mia madre la fa con una crosta spessissima, che poi è quello il gusto della pasta al forno.

Guardo il cellulare , una sensazione di deja vù tremenda , anche il compagno delle “ore liete”, l’amore improvvisoquandomenoteloaspetti, mi manda un sms e sembra mio marito.

– Ah, la vuoi con la crosta? La rimetto in forno, non c’è problema.
– Brava amore, come piace a me.

E nel nome della suoceram, ho tradito l’amata madre di mio marito, con la madre del mio “ore liete”.
Efferati delitti culinari.

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