Silenzio e pace, nel dormiveglia
un languore annulla la mia mente.
Lascio scorrere immagini
e pensieri incontrollati e rapidi.
Mi rivedo bambina nel parco della Reggia,
la voce ansiosa di mia madre
mi giunge da lontano mentre corro,
libera nel vento, dimentica di lei.
Un’aurora nasce in un alba bruna
e fuochi di artificio variopinti
balenano nei miei occhi ancora chiusi.
Campi di grano e papaveri rossi,
corse di antilopi, foreste di mangrovie…
ruscelli e cascate inondano il mio corpo
che si dilata e allunga, che si scioglie
nell’acqua come fosse di sale.
Agile e leggera sollevo il capo dritto,
mi tiro su e raccolgo, con cura minuziosa,
quel che resta di me sulle lenzuola…