Nel teatro della notte
il sogno mette in scena
le parti trascurate di me stesso
l’ingegno di Eraclito
il mendicante dell’antico Egitto
il viscido mercante di vertebre e di ossa
e qualcuno che mi punta contro il dito
che preme, preme sullo sterno
soppesa la scarsa libbra del mio cuore
annusa la mia carne come un ratto.
Nell’inferno quotidiano della notte
schegge di luna in uno specchio rotto
mi ha sorpreso la tua incredibile figura
padre mio che senza saperti
ti ho conosciuto troppo
niente a che vedere coi nostri pochi anni
quando ho scoperto nella ruvida campagna
che c’è fraternità tra le stagioni
e hanno parole, affetto di salvezza
i rospi, i gatti, le acque dei canali
i pioppi.
Che sorpresa rivederti, ammetto che a un figlio
fa impressione sapere che tutto infine si trasforma
il tempo, è vero, forse non esiste
è un grande cerchio, una smisurata ellisse
quasi sei vivo, sembri un giovanotto
e ti dai da fare per prepararti al ballo
c’è un vestito nero che sta aspettando che lo indossi
l’orchestra suona
la corista inizia
si sente celestiale sullo sfondo “Heaven, I’m in heaven
And my heart beats so that I can hardly speak
And I seem to find the happiness I seek…”
(clicca qui)https://www.youtube.com/watch?v=WOYzFKizikU