Adoro il Capodanno. Dimenticate i festeggiamenti, i pranzi pantagruelici, i fuochi d’artificio e la confusione. Ogni primo gennaio ricevo una visita speciale.
Quando tutti sono a letto e la casa è silenziosa ad eccezione del battito del pendolo, arriva puntuale. Sbuca da non so dove, si accomoda in poltrona e mi guarda bonario dal suo corpo molle. Immaginate un gigantesco blob colorato, con braccia e gambe, che straborda dalla poltrona in attesa di prender forma.
– Come va quest’anno – mi chiede spargendo qualche frammento di gelatina profumata sul tappeto
– Motori al massimo dei giri, New – rispondo accavallando le gambe e mentendo
– Sei una pessima attrice – mi guarda con uno degli occhi che è scivolato un po’ più in basso dell’altro e che sistema – Ok, quest’anno va così così –
– Mi vedi? – si sporge in avanti sulla poltrona tremolando un po’ – Ricorda, qualsiasi forma. Puoi plasmarmi come desideri, devi solo farti venire un’idea –
– Scusami, sai che ti voglio bene, ma anche tu… dodici mesi per rivedersi, per un nuovo inizio, sfido che carico ogni anno di aspettative e mi prende l’ansia. Non potremmo, che ne so, festeggiare tutti i capodanno che ci sono –
– Estremizza il concetto – propone
– Che vuoi dire-
– Allora proviamone alcuni. Capodanno Ortodosso, Cinese, Islamico, Tibetano, Ebraico, Etiopico, Indù, ci sei? –
– Sì –
– E perché no, Festa d’Inverno, di Primavera, del Raccolto, senza dimenticare la ripresa dalle vacanze estive e un taglio radicale di capelli, anche quello è un nuovo inizio no? – Si accomoda vibrando e spandendo nella stanza odore di cannella
– Direi –
– Che ne pensi? –
– Tutti in un anno? Penso che mi verrebbe il panico da mancanza di tempo –
– Quindi?– incalza
– Va bene così, ci si rivede tra dodici mesi, mi arrendo. Qualsiasi forma? –
– Qualsiasi–
– D’accordo New –
Amo gli inizi, la tiepida sensazione di vita che può cambiare e contiene inespresse le sue potenzialità, anche quelle che non sei in grado di immaginare. Non ancora. Buon Anno a tutti.