Non è credibile la sua proposta di miniserie televisiva “Assalto a Capitol Hill”. Una farsa con morti e feriti in cui centinaia di facinorosi mascherati da gladiatori, da sciamani con le corna tatuati, da soldati con tanto di elmetti mimetici ( e non è nemmeno Halloween!) entrano nel luogo simbolo della democrazia mondiale, rompendo una finestra, interrompendo il congresso riunito per la conferma dell’elezione del Presidente degli Stati Uniti. Ma andiamo!
E le pare che gli addetti alla sicurezza, la CIA, FBI, la guardia nazionale, i poliziotti, che di solito arrivano a sirene spiegate e placcano in cento un ragazzino nero massacrandolo di botte, il glorioso e invincibile esercito degli Stati Uniti, i marines, avrebbero permesso a quattro invasati di farsi i selfie seduti al posto del vicepresidente con gli stivali da cowboy sulla scrivania?! Ma se riescono a distruggere in mille pezzi pericolosi terroristi con un drone telecomandato? Almeno prenda ispirazione da “La casa di carta“!
Anche i personaggi principali sono francamente assurdi. A cominciare dal protagonista: un ex presidente, miliardario fallito che non paga le tasse, dotato di un ciuffo sbarazzino ossigenato e cotonato, che consiglia di bere varechina per curarsi dal corona virus e che istiga alla rivolta via Twitter, accompagnato da una bellona in tacchi a spillo, che, come lui stesso raccomanda, deve essere sempre priva di espressione, lasciando che i suoi vestiti parlino per lei. Per non parlare della storia surreale di questi adepti fanatici di QAnon: neonazisti, antisemiti e troll, con la loro teoria dei pedofili satanisti che succhiano il sangue dei bambini capeggiati dal presidente avversario.
Le consigliamo di astenersi dal consumo di sostanze psicotrope prima di inventare storie prive di senso che neanche a quelli di Lost sarebbero venute in mente quando non sapevano come finire. E il tutto lo ha ambientato a Washington nel gennaio del 2021 non nel medioevo, e la informo che anche a quell’epoca i terrapiattisti venivano presi in giro. Le nostre serie sono molto più serie e quella da lei proposta non potrebbe mai essere inserita nella nostra piattaforma fra i “drammi politici da vedere tutti d’ un fiato”. Non fa ridere, anche se ridicolizza le nostre istituzioni e provoca disgusto per chi l’ha ideata.
Cambi mestiere, signor Trump e non si faccia mai più vedere.