Non so se succeda anche a voi.
Insomma io mi vivo situazioni non ancora avvenute.
E siccome le vivo benissimo prima che accadano, evito successivamente di testarle nel reale. Esempio: invito ad una cena.
Comincio col fantasticare su cosa indossare e fin qui niente di strano…ma poi ammutinamento e vengo disarmata: la mia fantasia prende il comando.
Agghindata alla perfezione, mi dirigo verso lo spiderino parcheggiato proprio davanti al mio portone, e mi reco a casa degli amici ospiti.
Inutile raccontare il mio sfolgorante ingresso in una sala già gremita di invitati.
Dispenso smaglianti sorrisi e intelligenti commenti, raccolgo sguardi ammaliati degli uomini , siedo con inevitabile seduttività accanto all’uomo più affascinante del gruppo che rotolerà ai miei piedi prima di aver terminato la tartina di salmone con aneto ( i particolari sono importanti ).
La serata mi vedrà splendida protagonista, divertita e, soprattutto divertente.
Torno a casa appagata, gratificata e soddisfatta.
Il mattino successivo ricevo una dozzina di rose rosse, gambo lungo.
Ecco: a quel punto chi me lo fa fare di partecipare DAVVERO a questa cena?
Il mio psichiatra più che fantasia, la definisce dissociazione schizofrenica.
Ingrato: con quello che lo pago.