Io in chiesa ci vado. Quando non c’è la messa. Quando la gente prega per se stessa, i suoi cari – nel segreto della propria mente – però io li sento benissimo.
Dico sempre che sono atea, ma che dio crede in me, e mi segue.
In certe chiese, non in tutte, sento una luce entrarmi dentro. Percepisco dolori e speranze di molte e morte generazioni. Un’eco silenziosa nella volta sopra di me e intorno. Le voci umane scintillano nel silenzio. Anche a voi succede? A volte prego, persino, ma mai per me stessa. Non funzionerebbe, lo so. In una chiesa cristiana, cattolica, luterana, valdese, anglicana, in una sinagoga – forse anche in una moschea, in un tempio shintoista, induista o buddista… in ogni luogo dove la gente porta dolori e gioie, e l’infinito terrore della morte – qualcosa c’è.
In Nôtre Dame c’era, c’è e vibra.
La storia, i sogni, la bellezza della Francia e dell’Europa.
L’arte che ci segna tutti come un popolo solo.
Ricostruiremo.