Oscure formule e frusti rosari
in grani d’utopia
sfilano sulle labbra disseccate
ai microfoni ardenti
di comune fede in divini scatti
di tele-autocoscienza;
fatture scoperte e trucchi volgari
verdi di gelosia
cadono da tasche e facce segrete
ai piedi degli amanti
incatenati a primitivi patti
di non-interferenza;
diavoli nudi infiammati di orgoglio
tra i fumi di vin nero
posano a turno per foto di gruppo
con pii desideri
pronti a morire al primo cappuccino
di noia e di rigetto;
filtri d’amore a base d’erba voglio
in salsa di mistero
mutano i corpi tatuati a lutto
in cavie di piaceri
rinnegati con zelo a tavolino
quando cessa l’effetto.