Non si ride più?

Un’amica mi ha chiesto dove sia finito il mio senso dell’umorismo. Mi sono guardata intorno, ho frugato nelle pieghe della mente, ho interrogato il cuore e tutti e tre abbiamo convenuto che aveva ragione. Sparito. Nonostante la crisi dev’essere andato in vacanza, andare a Chi l’ha visto? non è più trendy.
Eppure, con l’ironia latitante – o latente? – sapeste come mi piacerebbe farmi delle belle risate! Quelle col singhiozzo e le lacrime agli occhi, per intenderci, quelle per nulla intelligenti, quelle… che noi e le scimmie siamo parenti!
Ok, i tempi sono grami, la vecchiaia incombe – non proprio la mia, eh! – il meteo è da urlo di Munch, Vespa imperversa ancora, i grilli a Roma non fanno frifri, anche se l’Urbe cerca di fa’ la stupida. A Milano non è che stiamo meglio, anzi! Ci prendiamo sempre troppo sul serio e se ridi in metrò ti guardano storto: pensano che tu sia juventino. Tutto congiura per spacciare tristezza.
E se invece… Se invece adottassi la formula ammannita alla figlia bambina, un po’ tanti anni fa? Se andassi davanti allo specchio del bagno, a occhi chiusi accendessi le luci impietose e, preparando lo spirito alla visione, utilizzando tutti quei dodici muscoli che non sanno più di essere nella mia faccia, affilati tutti e trentadue i denti, aprendo gli occhi mi sorridessi?
OMG! – Oommmiodddio! versione beautiful -. È la Nemesi: chi di sorriso ferisce, di sorriso perisce! Domani chiamo il dentista: per ridere bisogna avere i denti apposta! E poi, domani è un altro giorno…

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