Nelle prime ore di oggi, domenica 12 febbraio, nella sua amata casa di Tricesimo, è morto il mio coetaneo Onofrio Pirrotta. Mio amico. In realtà, nella sua carriera precedente di famoso giornalista televisivo, non l’avevo mai incrociato – parsec di lontananza politica ci separavano. Poi, in questi anni, l’ho incontrato su Facebook, nella sua seconda vita, semplice e appassionata. Mi ha toccato il suo entusiasmo quasi infantile per la, cultura, la bellezza, il suo giardino. La profonda conoscenza delle cose di cui parlava – e su Fb è talmente raro. La sua gioia di vivere. Un’anima gentile, amichevole, generosa. Era venuto anche a trovarci a Roma.
L’ultimo suo pezzo uscito su FB, giovedì scorso, alle 15.45 per la precisione, ci raccontava di grafica Art Déco. Illustrazioni meravigliose e cercate con cura, notizie inedite, particolari curiosi, raffinatezze – in gioia e sapienza. Lui era così. Per questo lo ricordo con amore.
PS: per illustrare le mie parole, invece di una foto, ho preferito una delle preziose copertine di Vogue che ornavano la sua nota su GEORGE WOLFE PLANK.