Una parola sa essere bella, se ne sta sospesa, solitaria, e brilla nel buio come una stella. La tiri giù e la incateni al rigo, un po’ di luce si perde, ma speri che illumini le altre.
La parola ingombrante ruzzola e rischia di schiacciare quelle vicine, ti affanni a puntellarla perché è pericolosa la sua boria da parolone.
Ci sono parole vaghe, fluttuano ribelli e disegnano anse nuove, impreviste, che fanno deviare il pensiero dal suo corso, e parole troppo leggere, che vanno incastonate con cura perché non traballino e scivolino giù dal foglio lasciando buchi inconsistenti.
Tutte le parole, messe lì, nero su bianco, sono falene appuntate con gli spilli, hanno ali divaricate, di colore cangiante, e non sanno più volare, a meno che il lettore non rompa la teca e incominci a soffiare.
Scrivere è scegliere con cura le parole da non usare, le parole da salvare.
Salvatore Ronga
Ogni parola vuole dire tutto. Eppure tace.
Giovanna Nuvoletti
La parola è un insieme di lettere che suonano. ogni lettera una nota, ogni parola un accordo. tante insieme possono stridere come il taglio del ferro, pesare come un macigno che piomba, librarsi argentee come una rondine. suonano rapide, lente, un allegro o un adagio, un valzer o una marcia funebre. non importa dirle per farle cantare. non importa scriverle perché riecheggino. la sinfonia delle parole è nella mente.
Valeria Viganò