Vicino
a quest’acqua salata e
così poco mare, circoscritta
da questo limite
di sassi sporchi
così poco spiaggia.
Da lì tornerò a casa,
così poco mia.
Lì in fondo,
dove qualcuno che ha
in dono le mie mani
costruisce arcobaleni di contrabbando
nei solchi
umidi
del fango di novembre,
e li lancia fuggitivi con le guardie dietro
nella mezzanotte senza scarpe,
uno specchio si ostina
a descrivere la mia immagine,
così poco mia.
E il sole, poco a poco,
tramonta.
Passa un treno per la notte,
con così troppi sogni.