Paura e coraggio

Raggiungo la macchina con due buste stracolme di spesa e la faccia cementificata da giornata fitta di ufficio e resto. “Le posso fare una domanda insolita? Le fanno paura le api?”.
Mi giro: è una ragazza sui trent’anni, ha un borsone a tracolla. Questa è sicuro una venditrice ambulante che vuole rifilarmi lo spray anti api assassine e progenie, mi dico. “No, non ho tempo”, le rispondo rugginosa e faccio per salire in macchina.
Poi mi fermo a pensare. Se nessuno la degna d’uno sguardo, se tutti le dicono no. La vedo a sera, in casa, a fare il bilancio della giornata. Mi esorto a soffocare questa spontanea inclinazione: devo andare, tempo non ce n’è. Invece mi avvicino a lei che sorride e replica “Le posso fare una domanda insolita? Le fanno paura le api?”.
“Non come le tigri della Malesia”, dico.
“A me invece fanno una paura folle; e poi sono allergica”, e indica l’ape sulla maniglia della sua Alfa Romeo.
Rientro in auto, prendo il giornale, mi avvicino allo sportello. Lei mi guarda preoccupata, “Mi raccomando, stia attenta”.
Io ho paura di tutto. Anzi, ho paura di quasi tutto. Di tutto tranne che delle api.

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