Per Sempre

Se ne sta seduta sulla panchina del centro commerciale, vicino a lei un bimbetto e le borse della spesa, anche questa settimana è andata, e ora. Ora un’altra settimana. E poi un mese. Un anno, chissà. Con un gesto abituale scosta i capelli dalla fronte, i ricci ritornano lì, mi dicevi ho visto prima i tuoi capelli, e poi i tuoi occhi. Passano due ragazze, ridono parlano parlano ridono. Anch’io ero così, anch’io sarei così, se. Mi hai amata una notte, la mattina mi hai detto nulla è per sempre. Invece. Invece eccolo qui il mio Per Sempre, una corda che a volte mi strozza, un abbraccio che mi soffoca, un rimpianto, un odio, una maledizione…MA. Ha finito il gelato, si volta e mi sorride, andiamo mamma? Si. Andiamo. Mio Per Sempre sempre. Andiamo.

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