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La Morte – è l’intrecciarsi di un Dialogo
tra Spirito e Polvere.
“Dissolviti” dice la Morte –
risponde lo Spirito:
“Avrei un’altra Fede, Signora” –
Morte ne dubita – in terra
raccoglie obiezioni –
lo Spirito volta le spalle
lasciando giù come prova
il suo Cappotto d’Argilla.
1078
Il trambusto, in una casa,
il giorno dopo la Morte
è la più solenne
di tutte le faccende terrene.
Si spazza bene il Cuore
si mette via l’Amore
che non intendiamo usare
fino all’eternità.
1523
Mai sappiamo di andare mentre andiamo –
scherziamo e richiudiamo quella Porta.
Il Destino – ci segue – e dietro noi la blocca.
E poi non ci volgiamo più.
1691
L’imprendibilità di chi
ha completato la morte
è per me maestosa al di là
di ogni Maestà terrena.
L’Anima appende il suo
“Fuori casa” alla carne
e s’incammina graziosa e leggera
al di là di ogni tocco.
1742
La distanza che ci separa dai morti
a tutta prima non appare –
il ritorno sembra sempre possibile
per lunghi anni d’amore.
Poi, ci coglie il sospetto
che li abbiamo seguiti:
così intimi siamo diventati
con il caro ricordo.
NB – queste sono tutte mie traduzioni da Emily Dikinson. Il numero che le precede è la loro posizione nella raccolta del Johnson, per chi volesse confrontarle all’originale
Le tue sono le poesie come Emily le avrebbe scritte in italiano, perfette!
è quello che ho sognato di fare – cantare il suo canto
L’ hai fatto!
Sì. Così io credo
Bellissime poesie , un grande dono per noi poter condividere questa grande e profonda amicizia 😥❤️perché Nadia è presente comunque e ovunque 🙏 Giovanna grande cuore hai ,io mi esprimo così ! ❣️
Bellissime…struggenti
👍