Ti sei arresa. Hai avuto paura?
Dimmi di no e seguirò il tuo esempio,
da viva non ci sono ancora riuscita.
Forse il segreto è arrendersi a un tot ogni giorno
Per mantenere il resto intatto e riderne giocosi
In bilico tra prendersi sul serio e prendersi per il naso.
Ti ho vista una volta, minuta e composta sulla sedia del teatro,
mentre ti leggevano e non capivi un’acca.
Di tutte le lingue del mondo se ne ha una sola che ci calza e a te calzava a pennello.
Eri lì e, giuro, mi osservavi ( o almeno sembravano per me i tuoi capelli bianchi)
e sorridevi come una discola che la sa lunga,
che sa di non sapere tutto.
Eri una bella e magra signora anziana, gli occhi sprizzavano luce chiara
E mentre la voce ti declamava, elargendo semplice e solenne lezione ai nostri miserabili mali,
le tue mani in grembo e le scarpe dimesse e appaiate
erano già risposta.
Ti sei arresa e io vorrei davvero rispondessi:
Hai avuto paura?
Perché dalla qualità della tua, dipenderà la mia