C’è folletto e folletto, lo penso da sempre.
No, non sto parlando di aspirapolveri, né di giochi di ruolo da condividere al sabato sera con amici adolescenti e brufolosi.
Mi riferisco, piuttosto, al curioso tizio che – mentre guardi la tua serie preferita alla tv, o mentre ti fai un lungo e meritato bagno coi sali all’aroma di magnolia – carica la lavastoviglie in cucina e, prodigio della magìa, avvia persino il programma.
Come si dice, oggi, top della gamma – giusto? Ecco, quel folletto lì è davvero prezioso.
E due parole le vogliamo dire del folletto del balcone? Ma come “chi è il folletto del balcone”?!
È quella creatura misteriosa che, appena dopo i tuoi attacchi artistici in cucina, raccoglie tutto l’umido e lo porta sul poggiolo – nell’angolo dei bidoncini, e facendo la differenza rispetto a molti, ti fa addirittura la differenziata.
Simile al folletto del balcone, ma un filo più puntiglioso, è il folletto delle bollette: questo piccolo e prodigioso amico tiene traccia di scadenze e pagamenti e in piena autonomia ti organizza l’agenda infilando le fatture niente di meno che nel giorno giusto, spesso utilizzando una graziosa graffetta.
E poi c’è lui, il prodigio dell’eccellenza. Il meglio del meglio, il massimo a cui qualcuno può aspirare (sempre che ancora non si stia parlando di elettrodomestici, perché lì ci sarebbe da aprire un altro capitolo – ma servirebbe una sponsorizzata): il folletto della carta igienica.
In pratica, lui arriva, sostituisce il rotolo esaurito con uno nuovo di zecca e salvando la vita a te la salva pure alla tua autostima.
Sai quando, nel momento del bisogno, con una mano sul ginocchio fai leva per aprire uno spiraglio di porta e preghi che a sentirti sia magari un figlio a caso – piuttosto che il vicino?
“Amoooore…. Ho finito la carta!” – hai presente, vero?
Sì, che hai presente.
Ecco, chi ha il folletto della carta igienica ha veramente raggiunto l’apice del comfort. Il folletto della carta igienica è la Maserati dei folletti, il silenzioso ninja capace di toglierti un problema proprio sul più bello.
E niente, c’è folletto e folletto – dicevo – ma su questo non si discute. Chi ti leva dalla cacca nel momento del bisogno ha indiscutibilmente una marcia in più.
