PRIMA DEL BUIO, H.J.Schädlich / ed.Guanda

PRIMA DEL BUIO di Hans J. Schädlich

Elegante, drammatico, asciutto il romanzo breve di Hans Joachim Schädlich “Prima del Buio”, uscito da poche settimane per i tipi di Guanda, ci rivela il destino di Felix Nussbaum, pittore espressionista ebreo e di sua moglie Felka Platek, polacca, anch’essa artista ed ebrea. Chi pensava di sapere tutto sulla persecuzione degli ebrei durante il nazismo scoprirà ancora nuovi risvolti drammatici.
Nel 1933 la coppia è a Roma ospite del prestigioso istituto di cultura tedesca Villa Massimo, dove un giorno Felix viene provocatoriamente trascinato in un odioso diverbio. Per la coppia non resta altra soluzione che lasciare la Villa. Sarà solo l’inizio di una peregrinazione disperata per i due giovani- Felix ha solo 29 anni, Felka 34 – che non possono tornare a Berlino dove spira un vento allarmante.
Eppure non tutti si rendono conto del pericolo, a cominciare dai genitori di Felix. I Nussbaum saranno di aiuto al figlio e alla nuora nel lungo periodo di ricerca di un luogo dove trovare pace, dove sentirsi a casa. La Liguria, la Francia all’inizio, poi il Belgio e l’Olanda. Ma la situazione col passare degli anni peggiora
Il 1939 è l’anno in cui comincia il vero inferno con l’invasione della Polonia. Ma è l’intera Europa che crolla e per Felix e Felka non ci sarà nè pace nè via di salvezza, braccati e traditi. Non basta la buona volontà degli amici sinceri. Muoiono ad Auschwitz nel 1944.
La tecnica narrativa di Schädlich è coinvolgente nella sua essenzialità. Seguendo i dialoghi serrati, i pensieri che Felix e Felka si scambiano, i loro spostamenti per l’Europa in cerca non semplicemente di una casa, ma di un futuro possibile fuori dal buio, il lettore è trascinato nel flusso di frasi brevi con continue interruzioni dentro la loro disperazione. Non ci sono capitoli, ci sono pagine separate da spazi, come la vita dei protagonisti, salti di luoghi e insicurezza.
Nelle ultime pagine gli incubi di Felix sono il pretesto per ripercorrere il suo lavoro e i ricordi di chi lo aveva apprezzato, come Max Liebermann.
Il racconto si chiude con l’elenco dei morti: tutta la famiglia è sterminata. Dispersa quella di Felka.
PRIMA DEL BUIO – di Hans Joachim Schädlich, Guanda 2019, traduzione di S. Albesano

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