Sono entrato in contatto diretto con un terrestre di altissimo rango, dato che per pronunciare il suo nome intero, Gianfrancopezzellettiragioniere, ci si mette 30 volte più tempo che a pronunciare Trt, che è il nome con il quale mi sono presentato, anche se lui ha deciso di chiamarmi Mariangela.
Ragio (lo definirò così) dispone di una sola moglie e di due piccoli da loro generati. Quando è affaticato non si adagia sulla prima amaca amniotica rigenerante come facciamo su Wurtz, ma simile all’Allocco del Cratere zampetta a fatica sempre verso lo stesso luogo che chiama casa- mia, dove si chiude insieme alla femmina ed i piccoli emettendo un verso: “Checcestàdamagnà”, proprio come l’Allocco del Cratere. Se un terrestre entra nella casa-mia di un altro terrestre durante il “Checcestàdamagnà” viene ucciso.
Quando la femmina e i cuccioli dormono davanti alla scatola delle immagini in movimento, Ragio zampetta fuori da casa-mia e seguendo il suo istinto primordiale rintraccia dei piccoli tubi di carta leggera che avvolgono foglie aromatiche secche che prendono fuoco e provocano fumo, che ingoia avidamente, come se fossero cibo. Questo lo rende desideroso di presentarsi con il suo lungo nome ad altri terrestri specialmente femmine. Ragio nella prima fase del nostro contatto non ha manifestato ostilità, ha parlato di una terribile piaga incurabile, che affligge da tempo immemorabile tutti i terrestri, chiamata stramaledette tasse, che pare provochi più vittime del buco nero della Grande Nebulosa. Nella fase successiva mi ha proposto di praticare l’accoppiamento nel suo veicolo da trasporto. L’esperimento dell’accoppiamento è durato il tempo di pronunciare il mio nome, ma non quello terrestre Mariangela, bensì quello wurtziano, Trt. Non posso ancora descrivere esattamente cosa avvenga, a parte il fatto che Ragio ha emesso un sospiro simile a quello dell’Allocco del Cratere quando viene centrato da un meteorite.
Posso dirvi con certezza che il pianeta andrebbe disintegrato all’istante.
Diario di un'aliena Racconto a puntate Satira Politica