Fin da piccola io lo sapevo, della libreria e piccola casa editrice, al primo piano di un palazzo ottocentesco, nella centrale via Kossuth di Budapest.
L’antichissimo esercizio, di fronte all’hotel Astoria, era proprietà del fratello di mio nonno e dei suoi eredi nella prima metà del ventesimo secolo.
Eggenberger era una libreria storica, fondata nel 1768, e man mano i nuovi proprietari si firmavano in piccolo sotto il grande nome: lo dimostra anche questa foto trovata per caso su Facebook.
Károly Rényi non era ungherese – era nato in Slovacchia e prima della magiarizzazione del cognome si chiamava Richter -, ma amava molto la lingua e la letteratura ungherese e contribuì alla sua promozione, nonché alla diffusione della saggistica.
Sapevo della libreria, la sapevo localizzare a Budapest quando passavo per la rumorosa e molto trafficata via Kossuth Lajos, ma in casa avevamo solo qualche libro stampato e messo in commercio dal parente, nessun altro ricordo.
Vedere ora una testimonianza tangibile, poter immaginare i tipografi con i grembiuli al piano superiore accanto ai macchinari, il librario con le mezze maniche mentre serve un cliente, magari la signora che nella foto sta guardando la vetrina, è come sentire il profumo inconfondibile e inebriante delle pagine appena stampate.