Quizás, quizás, quizás

Chissà se finalmente stai viaggiando
e vedi ciò che solo hai immaginato
o resti qui, dove sei sempre stato,
lo sfacelo – silente tu – osservando.

Chissà se sei nel mare del paese,
perlustrando gli abissi che sognavi,
quando bambino sotto l’onde andavi
dimenticando il corpo e le sue offese.

Chissà se entri nelle menti altrui
e parli loro con pensieri tuoi,
se smascheri bugie e falsi eroi,
riporti luce nei pensieri bui.

Chissà se soffri per smemoratezze,
cancellazioni, inganni, noncuranze,
se ne sorridi, ché alle trascuranze
il callo avevi e alle efferatezze.

Chissà se stai leggendo mentre scrivo,
tu che, scomparso, più mi appari vivo.
Chissà se in vita altra o in un altrove,
il sole e l’altre stelle l’amor move.

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