Ciascuno vive la propria vita come può. Non è tanto il destino a dare forma a un’intera esistenza, ma le scelte, le inclinazioni e il modo in cui ci si rapporta ad esse.
C’è chi le passioni le insegue, trasformandole in ossessioni. Il consumismo e la brama di possesso seducono con la falsa promessa di una felicità che duri nel tempo, e al contempo inducono a relegare in un angolo gli affetti. La vita fugge troppo rapidamente sino a bruciare, lasciando dietro di sé solo cenere e fumo.
C’è chi invece, al contrario, custodisce con cura il proprio amore e lo bacia delicatamente per non sgualcirlo.
Per gli uomini che sapranno cogliere l’essenza delle cose persino la malattia assumerà le sembianze di un fiore delicato che renderà sì claustrofobico, cupo e stinto il mondo attorno, ma alla fine di tutto non lascerà mai solo il fumo. Dopo il dolore, dei giorni vissuti pienamente rimarrà per sempre la schiuma.
“L’amore non salva la gente dal proprio destino, ma salva la loro esistenza nel momento in cui esistono.”
La schiuma dei giorni è un romanzo del francese Boris Vian, pubblicato per la prima volta nel 1947. Boris Vian non fu solo uno scrittore, ma tanto altro: drammaturgo, poeta, jazzista, traduttore. Come spesso succede ai grandi, in vita non gli fu riconosciuto il giusto valore. Morì di infarto durante la proiezione del film Sputero’ sulle vostre tombe, ispirato a un suo libro. Nei titoli di testa non compariva il suo nome.
Oggi in tanti stanno riscoprendo le sue opere straordinariamente attuali, vive. Lo saranno per sempre, perché il vero genio non vive nel tempo. Lo sorvola

che bello… una spinta in più a leggere quei vecchi libri che quasi si disfano a toccarli, lassù, nello scaffale della libreria di casa; arrivano dal tempo e sono ancora lì, silenti ma presenti.
Quelli di Vian mi dicono che quasi non si trovino più, e non sono nemmeno stati tradotti tutti in Italia. Se in quello scaffale ci sono fatti un regalo, rileggili e custodiscili come un tesoro ❤
Se ricordo bene, aveva chiesto invano che il suo nome venisse rimosso dai titoli del film in quanto riteneva che la pellicola non rispettasse lo spirito del suo testo.
Se fosse così avrei scritto un’inesattezza 🙁 Grazie, continuerò a documentarmi e ad andare a caccia di libri di Vian!