Nel doppiaggio si chiama anello o loop quella piccola scena tagliata e incollata alla sua stessa coda, che si ripete all’infinito. Chi è stato scrutatore conosce bene la frase: “ma perché una fila per gli uomini e una per le donne? Così si perde tempo” ! Ogni volta la ggènte la ripete e non impara mai, chissà perché, che sugli elenchi un Luca Rossi si trova prima tra i soli maschi che tra maschi e femmine. E viceversa. Alle primarie invece la frase è: “ Perché non posso votare qui” ? Perché non si voti più volte. Ma niente, ogni anno è un coro a loop. Domani è l’8 marzo. La sentite arrivare la solita geniale frase… ? E’ tanto di moda, ditela voi ! Evidentemente è ancora (e ancora e ancora… ) necessario spiegare che non è un giorno di “festa” ma di LOTTA. Che tutti i giorni le donne muoiono ammazzate e gli assassini sono sempre dei poveretti che hanno avuto una “tempesta emotiva”. Tempesta. Cioè libero donnicidio. “Ma io preparo la colazione a mia moglie e lei mi dà un bacio. Può una mimosa fare di più” ? Replicheranno. Si, può. Mimose insanguinate e non cioccolatini. Perché l’amore è amore. I diritti sono tutt’altro. Ogni giorno siamo pagate meno di un uomo a parità di livello. Ogni giorno siamo stuprate e non dai “negri” ma da ragazzi di buona famiglia. Ogni giorno ci dicono: “perché non apri tu le cosce e ti fai pagare”, se esprimiamo un’ opinione. Natale viene solo a Natale ma è vero: dobbiamo lottare tutto l’anno perché non è affatto “festa tutti i giorni”. Sia questo il nuovo loop 2019.
[Silvia Nebbia]