Era successo così… all’improvviso… Una mattina , appena sveglia, si era guardata allo specchio e si era vista vecchia.
Sulla fronte tre rughe orizzontali di incredulità, tra le sopracciglia due spacchetti neri di apprensione, gli occhi infossati e cerchiati da mezzelune di insonnia, la punta del naso ricurva come se il setto si fosse ritirato, le guance scavate dall’insofferenza , due solchi profondi agli angoli della bocca scanalati dalla tristezza, il mento corrucciato dall’impazienza, la gola striata di pieghe di fiacchezza…
Chi era quella donna sconosciuta? Si portò le mani al volto come per strapparsi una maschera, ma le mani grinzose strofinavano inutilmente la pelle indurita che non veniva via. Pianse lacrime di frustrazione e di impotenza. Poi le sue labbra si dischiusero in un timido sorriso e con stupore si accorse che quello era rimasto lo stesso di sempre. Da allora non smise più di sorridere e accettò la vecchiaia, la stagione nuova della sua vita…