Sopravviverci

 

Ci siamo sopravvissute.

Rinunciare a noi è stata la cresima

Peggiore di tutte.

 

C’era una tempesta di sabbia,

C’era la casa crollata,

E la pietraia franava sotto i nostri passi,

Non sapevo nemmeno dove andavo,

Ma correvo nella polvere

Intuendoti due passi avanti a me.

Almeno due passi di distanza

Me li dai sempre.

 

Se da quell’onda palazzo,

da quel caos sfocato,

Da quell’orda urlante senza parole,

Abbiamo distillato un gesto puro,

È perché nel carbone ci stanno i diamanti

Nelle doglie ci sta la vita

E nel letame nascono i fiori.

 

Forse era questo il senso

Di sopravviverci:

Il lampo fugace di luce

Nel punto della sala conferenze

in cui ci siamo guardate

Tenendo dentro la memoria intera

Non riuscendo a rinunciare

alla nostalgia

Di quel che non abbiamo avuto.

 

Tutto è salvo,

Abbiamo saputo invecchiare.

 

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