Stelle cadenti

Stamattina il Farmacista aveva voglia di parlare. Io no. Dovevo stare attenta dove posare un piede dopo l’altro sopra il ghiaccio fine.
Invece il Farmacista voleva a tutti i costi raccontarmi che senza rendersene conto si è trovato con il culo nella neve davanti il cancello di casa. Ha detto proprio così.
Allora l’ho guardato meglio negli occhi. Aveva occhi vivaci dentro lenti spesse.
Non siamo amici, noi. Solo ci incrociamo per strada. A quel punto lui ha guardato meglio me e ci siamo incamminati pian piano un pezzetto insieme.
Poi lui ha preso la via di casa verso quel suo cancello ancora piantato nella neve.
Io e il Farmacista siamo andati in pensione insieme. Io continuo a lavorare. Lui va sù e giù per le strade della città.
Domani gli chiedo se ha visto le stelle cadenti.
Mi dicono che ne son cadute tante da queste parti.

(Mondovì, Dicembre 2018.)

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