Qui è il mare e dentro la barca.
Sono soltanto una noiosa profuga -voluttà d’acqua-.
Non iniziai non terminai. Prona o supina nel riquadro
dell’estate. Accogliente o scostante. Lama calante o distesa.
Luna oltre ogni possibile quarto.
Direi ho navigato al crepuscolo in maniche di camicia. La pancia addormentata
tra alghe rosse e vena. Sottovuoto sottocuore.
Pelle pastrano e tutto quanto frullato a spicchio di
limone. Trafitta all’albero maestro
sull’oceanomare che è un fiume assassino.