Il Palazzo, Sessantotto e dintorni
Gli anni cominciarono a fare come il mare coi granchietti: ogni onda ci spingeva un po’ più in là, verso […]
Gli anni cominciarono a fare come il mare coi granchietti: ogni onda ci spingeva un po’ più in là, verso […]
Ecco dov’erano i ragazzi e le ragazze con gli occhi brillanti! Gli occhi brillanti abitati da intelligenza ed ironia che
Al ritorno a Roma c’erano scampoli di vacanza. Papà portava me e Daniela sulla sua Giulietta Sprint bianca come due
C’era l’acqua, c’erano i sassi, i prati, i boschi, i fiori, c’era la vita d’albergo con i camerieri e le
In casa e non solo Anche nelle altre case del Palazzo cambiavano le cose, e noi bambini non ci vedevamo
Dopo Cambiarono molte cose. Mio padre andò via da casa. Una zia si sposò. L’altra potè finalmente portare a casa
La morte, appunto… Fu invece mia nonna ad andarsene velocemente. Aveva sempre tanta gente intorno, ma quella mattina era sola.
La prima bicicletta Potevamo andare su e giù per il marciapiede del viale. Fino all’angolo del Palazzo e ritorno. E
La coperta Una vecchia coperta militare entrò a far parte dei nostri giochi. Infeltrita e marrone ci seguiva come l’abito
Le donne Le donne belle erano rare . Attrici , ballerine, indossatrici o mogli di onorevoli. Non che fossero toniche,
Dall’altro palazzo Un pomeriggio, era quasi Natale, uno dei Vecchi scese nel Cortile. Noi avevamo una media di 9 anni
La terrazza C’era un altro posto a noi vietato. Ci si arrivava per una scala stretta, due piani più in