Senza ancora un finale
La città era un continente sul mare. Una terra sospesa e commossa, disperato strapiombo su navi, naufragi e derive di […]
La città era un continente sul mare. Una terra sospesa e commossa, disperato strapiombo su navi, naufragi e derive di […]
Una noia di vaporetto che batte nella nebbia di riva in riva e nella notte riflette sulla nebbia le luci
(Tutto eresto ènnoia) La neve. Acchebbella. Ammeperònmepiace. M’empiccheno? Io ciò freddo, mbè? La città sencasina, tutto ‘nminestrone marò, schizzi, scivoloni,
Il bianco. Il bianco è la cosa più totale che c’è. Ti risucchia, ti annulla completamente. Come questa pagina, prima
Febbraio ha le unghie affilate, i denti dell’orco, di pietra focaia, e braccia d’uccello alle radici dei rami. Veglia senza
“L’estate è più corta degli inverni i vestiti leggeri non si consumano mai durano più della vita ogni anno li
In cucina mangiamo cose buone, e in soggiorno ospitiamo gli amici, nel letto custodiamo segreti, ma ogni casa dovrebbe avere
Questo mio mare, d’inverno, si tinge di nero e inghiotte. Trizza rimane in silenzio, sotto lo sguardo solido dei faraglioni.
Nevicherà a Costrignano? È una sera così. In tv c’è lo zecchino d’oro, facciamo i compiti in cucina, e sulla
Di là dal fiume Mandami una voce, che sia un coro di vecchi, vestiti con scialli e cappelli, che siano
A un certo punto dell’inverno nell’orto c’erano un sacco di verze. Allora la nonna diceva: «Facciamo i verzini?» Aveva il diabete,
Ho fatto una torta, ché avevo delle mele e della malinconia. Mele renette, un po’ brusche e carnose. Mele da