La meridiana
Raoul voleva immergersi in quel mondo nuovo, assaggiare il suo spicchio di mela, anche se avvelenata.
Raoul voleva immergersi in quel mondo nuovo, assaggiare il suo spicchio di mela, anche se avvelenata.
Dopo “Il ciarlatano” e “Keila la rossa” prosegue, con “Max e Flora”, la preziosa opera adelphiana di pubblicazione degli inediti
Di Jonathan Demme ricorderò, per sempre, il sorriso mite e, allo stesso tempo, gioioso, che non lo abbandonava mai e
Sarà anche il libro dell’anno, ma “Eccomi” di Jonathan Safran Foer è insopportabilmente presuntuoso. Troppo intelligente per me. Troppo faticose
Maggie è una trentenne dalle spalle solide e dal sorriso largo che, nell’inverno newyorkese, veste cappottini a quadri, maglioncini colorati,
Per colpa di quel poetastro di Cohen, tutti parlano di me solo per un pompino. Ma è successo davvero proprio
Ogni volta che piove a dirotto, non posso fare a meno di guardare fuori. Le altre mi prendono
Durante la sua carriera, Rudolf ebbe molte case. La prima la comprò a Parigi nel 1961, quando, alla fine
Quanto mi manca Ed Mc Bain! Quanto mi mancano Steve Carella, Meyer Meyer, Cotton Hawks e tutti gli agenti
New York, dicembre 1976. Al diciottesimo piano del 12 di 8th-Avenue un uomo ha appena finito di installare una lavastoviglie.
Un quadro. Le vertigini del desiderio. La possibilità di realizzarlo. Le aste, le trattative, i mercanti che ne aiutano il