Lettera dall’Italia
Si era diplomato grazie alla sua madre adottiva dai capelli rame. Lei aveva un sorriso così dolce da fargli dimenticare […]
Si era diplomato grazie alla sua madre adottiva dai capelli rame. Lei aveva un sorriso così dolce da fargli dimenticare […]
Non c’è Capodanno che io non abbia pianto, dal 1966 in poi. No, non è il mio anniversario preferito. Ho
Era il 31 dicembre ed ero concentrato. Non pensavo alle decisioni che anche quest’anno non avevo preso e potevano ormai
Riccioli neri guarda nel pozzo. Nessuno l’ha gettata. Si è calata da sola, per vedere dove gli occhi non possono.
Non riesco a chiudere il cerchio, a trovare la quadra. Non ce la faccio a lasciare mia moglie, né a
“Le dona” disse la commessa. “Grazie” rispose sorridendo Sandra , sforzandosi di sembrare gentile. Alzò lo sguardo in direzione dello
«Fallo!» grida la toppa. «Fare cosa?» chiede quella, stranita. «Ehi, che hai capito?! Fallo-nel-senso-di-fallo, irregolarità, entrata proibita!» risponde Toppa. «Ma
“Non ho sentimenti da condividere né emozioni da commentare. Non riesco a scrivere belle parole che si mutano in bugie.
L’autunno ha pioggia e sole, un sale diverso dall’estate stesa sulla sabbia tra riso parboiled di pensieri euforici . Entra
Guardami. E dimmelo in faccia. Sono cinica? Su, coraggio! Sono abituata alla tua riprovazione. Lo sai? Quasi mi mancavano le
Dai, allora. facciamo finta che tu sei il drago e io la principessa. Nessuno vuole mai fare il drago. eppure
Piaciucchio mi piace molto di più, è un ricordo d’infanzia, una copertina di Linus. Mi soffermo ad esaminare l’ansia