TAVOR
Mondate e lavate la cipolla, la carota e il sedano.
Bello che tu sia qui davanti ai miei occhi, che scavano, sai, scavano il tempo. Dicono che siamo matti.
TOLVON
Quindi tagliateli finemente, fateli appassire in una casseruola e lasciate rosolare per qualche minuto.
C’era un dipinto là, te lo ricordi? C’era un dipinto in camera da letto di te stesa che parlavi alle rane.
Qui pare tutto dipanato. E le tagliatelle? Che fine hanno fatto le tagliatelle? Erano come raggi di sole nel piatto e le mangiavi piano piano, gustandone il sugo che avevo preparato la sera prima.
ENTUMIN
Sbriciolate la salsiccia, unitela alle verdure insieme con la carne di manzo e di maiale e fate insaporire mescolando.
Il mattarello era l’arma per stendere la pasta. Gialla, come la parete dell’ingresso. Gialla. È bello che tu sia qui. Bello. Le persone urlano qua dentro. Dicono che siamo matti.
HALDOL
Disponete la farina a fontana su una spianatoia.
Il segreto stava nella cottura. Ore e ore per dare senso a quello che preparavo. Ore. E tu eri bambina. Correvi dietro le farfalle mentre io a poco a poco intristivo come le foglie d’autunno. Le tagliatelle erano il tuo piatto preferito.
FLOXYFRAL
Sgusciate le uova e versatele al centro, sbattetele con la forchetta fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Qui le pastiglie sono colorate come le ali di quelle farfalle. E si piscia per terra o nei pannoloni. È bello che tu sia qui. Bello. Le dico sempre di lasciarmi stare a quella troia dell’infermiera. Sempre. Ma siamo condannati, sai? Siamo loro schiavi.
LEPONEX
Stendete con il mattarello una sfoglia sottile sulla spianatoia infarinata.
E ci danno merda da mangiare. Merda. C’era un dipinto là, te lo ricordi? C’era un dipinto in camera da letto di te stesa che parlavi alle rane. Inseguivi le farfalle mentre tuo padre ci lasciava. Mentre io a poco a poco intristivo come le foglie d’autunno.
NOZINAN
Portate a ebollizione l’acqua, salatela leggermente e cuocete le tagliatelle al dente.
Ora devo rientrare che qui sono come guardie di un lager. È bello che tu sia qui. Bello.
Ma come ti chiami, cara?
Stella, mamma.
Mi chiamo Stella.