Tre firme contro

E’ l’anno dei Maya, per giunta bisestile. E siamo pure in recessione. Tutto ciò sarebbe sufficiente per firmare tutti quanti una petizione rivolta al Tempo, affinché si fermi.
Ma a ben pensarci, facendo un’istantanea alla situazione del momento, economia già lacrimante, homines hominibus lupi ovunque, ricchiricchissimi e poveripoverissimi, insulti rivolti al clima e al pianeta quasi come fossimo a un talk show, beh, allora ci sarebbe da firmare una contropetizione affinchè il Tempo scorra, e scorra rapido.
Per cui, risparmiamoci due firme, che conserveremo gelosamente per ragioni in favore delle quali valga la pena spenderle, e lasciamo che il Tempo mantenga il suo ritmo, e ci trasporti al di là di quella nostra convenzione che è il capodanno.
E magari proviamo noi, durante il viaggio, a dare all’anno che nasce e cresce nuovi contenuti, che magari ci permettano, fra dodici mesi, di voltarci indietro con un sorriso e di guardare avanti senza corrugare la fronte e oscurare lo sguardo.
Anche perché, proprio per chiederci questo, ci è appena giunta una petizione.
Firmata: il Tempo.

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