Trump e la Vespa

New York 30 marzo – Oggi, La Repubblica, con Federico Rampini – che cita, a sua volta il Wall Street Journal – comincia ad identificare meglio le “vittime” dei preannunciati provvedimenti di Donald Trump, il presidente ormai meno amato della storia americana (36% di gradimento secondo Gallup).
Alla base della sua politica, un concetto semplicissimo: odio tutti, tranne gli americani ricchi e bianchi. Maschi prima. Femmine dopo, ma molto dopo e solo se hanno delle gran tette. I bambini solo se sono sani e forti se no li lascio morire togliendogli l’assicurazione.
Gli stranieri? Per carità, solo Russi. I Messicani sono dei violentatori e devono darci i soldi per un muro che ci invidieranno tutti: dai Pink Floyd alla Lego. Vorrei lo disegnasse Renzo Piano ma è italiano e non posso chiederglielo. Niente stranieri.
I Musulmani? Che se ne vadano alla montagna con Maometto, a meno che non vivano nei paesi dove io, il golfista, ho interessi economici e allora mi piacciono assai.
Gli Europei? Con quella loro aria snob frutto di secoli di cultura, arte e storia che quando loro inventavano il bidet noi stavamo ancora a sterminare indiani. Ora li punisco con tasse sui loro prodotti che sono belli e piacciono tanto a quegli americani liberal che, non so perché, ma continuano a dire che non sono bello e che aumento i dazi fino al 100% tanto per far crollare l’industria delle auto (che poi l’aveva salvata quello nero che a me mi sta antipatico assai perché dicono sia più bello di me. E persino intelligente. Cose impossibili per uno nato in Kenya).
Ora voglio boicottare la Vespa, la San Pellegrino, i formaggi, le carni (che quelli, gli europei, usano gli ormoni, invece a me piace la vita sana e per questo ho cancellato tutte le protezioni ambientali messe in atto sempre da quello nero nato in Kenya che ancora è amato ma io prima o poi lo batto).
Insomma, se ne stiano a casa loro a mangiarsi le loro brioche come avrebbe detto quel gran pezzo di gnocca di Maria Antonietta che se non tenevo già a Melania mi sposavo proprio con lei che almeno parlava con l’accento francese e non da “ragazza dell’est” che poi sembra che uno se l’è sposata perché ero ricco e lei no.
E poi, secondo me – che sono bello e intelligente – quelli un po’ di sculacciate, soprattutto gli italiani americani, se le meritano e gli piacciono pure. Perché altrimenti mi avrebbero votato e mi sostengono? E perché non hanno neppure fatto la giornata di chiusura quando c’è stato lo sciopero a sostegno di quegli sporcaccioni degli immigrati?
Perché loro sono come me, vogliono l’America grande di nuovo. Tanto grande che non la immaginano oltre il proprio giardinetto, in cui felicemente continuano a mangiare cose italiane, parlare italiano e frequentare italiani. Bianchi mi raccomando

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