Un lungo, meraviglioso viaggio nella storia e nella letteratura italiana del novecento, tra antifascismo e dopoguerra, e poi la libertà e l’impegno politico, l’impegno letterario, in mezzo a figure che hanno fatto l’Italia seguendo le proprie convinzioni, hanno dato una visione ampia alla cultura. Sicuramente ne dimenticheremmo parecchi, tra Pavese e Einaudi, Elsa Morante e Olivetti, Garboli e De Benedetti, Calvino e Moravia.
E poi le grandi famiglie ebraiche a cui lei, il centro di tutto il viaggio, apparteneva. Levi, Ginzburg.
Il ritratto che segna i confini di un mondo letterario che potremmo oggi solo sognarci, ad altezze vertiginose, è di Natalia Ginzburg, con quel viso aspro e la morale di ferro, schiva e priva di vanità esteriore.
Unica donna ad avere parola nel circolo sofisticato dell’Einaudi, amica di Pavese, a cui dedica un ritratto memorabile alla sua morte ne Le Piccole Virtù. Narratrice che costantemente si interroga sul ruolo dello scrittore, si mette alla prova, scarnifica la lingua da ogni eccesso e abbondanza. In fondo si scrive come si è.
Sandra Petrignani con un lavoro e uno studio estremamente accurato, scavando nella vita di Natalia e nelle sue opere, in un continuo rimando magistrale di temi e modi, ce la offre come non era mai accaduto. C’era necessità di questo libro, il panorama attuale della letteratura italiana ha bisogno del confronto con una donna che prende scrittura e idee sul serio, con una coerenza etica che usa la parola per dirci l’umanità tutta, la famiglia, le origini, e poi l’attualità, pensiamo al libro dedicato a Serena Cruz, al suo ruolo in parlamento. Niente è a caso in Natalia, se arriva a una convinzione è perché dietro ci sono dubbi e riflessione.
Petrignani ha fatto una ricerca certosina, esaustiva: ha visitato le case, quelle di Torino e di Roma, ma anche le misere stanzette del confino in Abruzzo, tappe del peregrinare di Natalia, ha ripercorso tutta la sua opera, ha creato una grande intimità empatica con una scrittrice che, si capisce bene, ama profondamente.
Ed eccolo qui, La Corsara (Neri Pozza ed), bellissimo da leggere nella sua lingua fluida, precisa e affettuosa, che si fa fonte di tutto ciò che vogliamo sapere di un’epoca e di una vita. E che diventa testo imprescindibile per il futuro che ci aspetta.
Natalia Ginzburg Sandra Petrignani Torino