Atlantide è qui. Nascosta tra gli status dei soliti noti che scorrono sulla timeline. Mondo sommerso di occhi che guardano e registrano. Negli anni ho rinunciato a credere alla timidezza da Social maturando la convinzione che ci sia un parterre di scrutatori attenti e vigili, elfi e creature da sottobosco che stanno appollaiati sui rami delle bacheche altrui, che si nutrono di minuscole briciole di vita lasciate cadere da chi non ha paura di “dire fare baciare”. Virtuosi cercatori d’oro del virtuale che poi rivendono al mercato nero del pettegolezzo. Non si sbilanciano mai, attenti a conservare un sintomatico e fantasmatico mistero. Poi li incontri per strada e ti sanno dire quando ti scade la patente. Forse sotto il mare c’è davvero un bar molto frequentato.